Due sono le forze che governano il mondo.
La prima e la piú evidente nel corso della vita é quella di gravitazione.
La seconda e la meno nota é quella del doppio che si contrappone alla gravitazione.
La forza di gravitazione rappresenta il potere della materia a ricondurre le forme al suo stato primario. Quando dico "stato primario" non intendo la terra, l'argilla, o la sabbia o il fango come nelle rappresentazioni bibliche (che pure in forma di metafora hanno già raccontato la genesi di questa storia: Dio che genera il suo proto-angelo assservendo la materia per il suo scopo), quanto una condizione originaria, uno stato che genera una forza nel momento in cui é estratto dalla sua stabilità. Le forze dell'equilibrio e della stabilità che nell'uomo coincidono con lo stato della morte, ma che in realtà puntano a molto oltre la morte degli esseri animati, a qualcosa che potremo grossolanamente rappresentare nell'idea di implosione dell'Universo, attengono al senso della materia. La rappresentazione del maligno come il Principe del Mondo di cui parlano i Vangeli é proprio la personificazione di questa forza e delle sue capacità seduttive. Dice bene Freud quando esprime il soddisfacimento del desiderio come un equilibrio equivalente alla pulsione di morte. Placare il bisogno dell'altro, il climax, equivale a morire, a pareggiare le differenze, alla pace estrema. Quello della pace estrema é il temuto desiderio che sta dietro ad ognuno di noi ed é la principale forza seduttiva. L'altra é quella del narcisismo, ma qui il discorso si fa piú complesso e chiede un'illustrazione a parte. Brevemente possiamo dire che esistono due narcisismi: quello che porta via dal mondo (come nel romanticismo) e quello che coincide con il potere sulle cose del mondo. Quest'ultimo é il vero strumento di seduzione (sia esso legato al sapere, alla forza, alla bellezza, al dominio...) ed in quanto tale forza del Principe del Mondo (quello che Rudolf Steiner chiama forza Mefistofelica, recuperandola dall'allegoria del Faust di Goethe).
La forza di sdoppiamento viene spesso rappresentata sul piano laterale (per quanto poco possano valere queste rappresentazioni umane) e questo dipende essenzialmente dal fatto che é l'unico piano in cui l'uomo, fortemente condizionato dall'attrazione gravitazionale, può concedersi come spazio proiettivo. La vita umana non può muovere verso l'alto, perché costretta in un corpo che non potrebbe sfuggire dalla terra. Lo sdoppiamento é governato da un altro demone. Un demone, come nel caso del Principe del Mondo, é in qualche modo sempre una personificazione (anche se non si tratta di un uomo). Per questo possiamo dire che il Demonio esiste in quanto "persona", vale a dire maschera dotata di identità - multipla. Nella sua essenza un demone non é però una creatura, vale a dire una forma plasmata, creata, quanto piuttosto una manifestazione di una forza primordiale. Questo tuttavia non esclude che questa forza non abbia delle creature: queste anzi sono moltissime, molte piú di tutte le forme animate che conosciamo. Il demone del Doppio é il Diavolo (o, come preferisco, dia-bolus, vale a dire plasmato in forma duplice). Tutte le parole e i concetti che si originano dal doppio sono il suo regno: diacronico, dubbio, dialettico, dialogico, ...). Il Diavolo ha Satana o Lucifero come sue manifestazioni. Il secondo é portatore di luce-bellezza-sophia-logos e soffre la sua condizione di caduta (nel regno della Materia, forse). Il secondo non é che la sua manifestazione complementare: il serpente che seduce l'uomo, non per fare il suo male, ma per ricondurlo alla sua condizione originaria di non-nato. Prima gli fa mangiare dell'albero della conoscenza e poi di quello della vita. Ecco dunque che il "peccato" agli occhi di Dio é la manifestazione dell'energia spirituale che é lo stesso pneuma divino (quello che Dio soffia sull'argilla per dare vita all'uomo). Il Pneuma vuole ricondurre le energie che coabitano con la materia nell'uomo al loro stato originario (l'Albero della Vita): la condizione di perenne divenire. L'animo umano (nel senso di Jung) é proprio espressione fecondante di questo divenire.
Ora, la nascita umana é solo uno degli stati in cui la nostra parte pneumatica si esplica, ma in ogni passaggio perde il proprio Io. Abbiamo visto che l'Io come potere é una forma del potere di seduzione mefistofelico. Si tratta della simulazione della forza Diabolica rivolta in questo caso al mondo (l'egoismo come potere). Ma l'Io non attiene al dominio della materia, quanto a quello del Pneuma-Coscienza. Il gene é egoista, lo spermatozoo, l'amante... chiunque pieno di pneuma desidera dare vita. La psicologia diabolica é il regno dell'inquietudine che, allorquando é prigioniera negli spazi della materia, diventa follia, alienazione, disperazione. Il Diavolo é padrone dei mondi paralleli di cui parla Dick. Per questo lo schizofrenico é indemoniato dal Diavolo, in quanto viene condotto ad essere doppio, o di piú; lo stesso vale per il paranoico che concepisce logiche alternative e antitetiche. Nessuna di queste condizioni sarebbe malvagia in sé, se non fosse che sono costrette nella dura esistenza umana, dove la legge della materia esercita la sua forza a contrastare le attrazioni pneumatiche. Insomma, il maligno in sé e per sé non esiste. Al di là delle loro condizioni attrattive intrinseche, nessuno di questi poteri ha interesse a sviluppare la sofferenza negli esseri viventi. L'uomo soffre proprio per la sua difficile posizione, trovandosi al centro delle forze contrapposte. Proprio in questa posizione di mediazione consisterebbe il suo soppresso potere. La sua é la posizione cristica: il sacrificio. Sacrificio vuole esprimere, non tanto l'idea del dolore, come la oscurantistica visione ecclesiale ci ha abituato ad intendere, quanto quella di "rendere sacro". Quest'idea di Sacro é molto complessa. Cercherò di semplificarla nel pensiero che nessuna forza debba arrivare alle sue estreme conseguenze, ma che ognuna di esse collabori a realizzare delle manifestazioni perfette in equilibrio dinamico. Mi rendo conto che anche cosí non é tanto semplice, ma a questo punto occorrerebbero degli esempi e in troppi casi nella storia hanno parlato piú gli esempi che l'idea. Tuttavia si può dire che l'alchimia sia un'arte del sacrificio in cui l'uomo rende sacra la materia trasmutandola: il sacrificio della materia. Nella storia di Cristo, la "Resurrezione della Carne" rappresenta la piú mirabile alchimia. É, invece, l'incarnarsi del Messia in un corpo e in una Storia la principale forma di Sacrificio del Pneuma. La nascita di un essere vivente é in genere un esempio di questo miracolo. Ma il vero miracolo é la manifestazione consapevole, la rinascita consapevole, la condizione di santità, non come la intende la chiesa, ma come governo delle reincarnazioni, fino alla possibilità di reincarnarsi in molteplici forme durante la stessa vita, o di permeare di se forme parallele. Cristo compiva i miracoli permeando del suo potere vivificante (pneuma o mana) le forme. Lo stesso valeva per molti dei miracoli dei santi (soprattutto quelli condotti in vita e consapevolmente), come nel caso di S. Francesco che sentiva la natura perché riusciva a penetrarla. Forme intermedie di questo processo sono il romanticismo o l'idealismo (Hegel e Nitzsche avevano espresso altrettante teorie diaboliche), ma anche certe forme di magia apparentemente demoniaca o nera (non certo quella nota ai piú, in genere mefistofelica). Cosí pure Sacrifici del Pneuma sono alcune pratiche tantriche superiori (il tantrismo in sé é soprattutto sacrificio della Materia), come la via del Boddisattva e il governo delle rinascite. La pratica dell'illuminazione é questo, sia quella metodica o logica della via progressiva, sia quella violenta della via istantanea. Padma Sambava rappresenta la personificazione quasi perfetta di sacrificio del Pneuma. Le forme estreme di queste pratiche sono il piú delle volte viste come "innaturali" (contrarie alla natura regolata dalla Materia) e immorali (anche la morale appartiene al dominio della materia). Per questo é particolarmente arduo vederle come sacre.
Nella loro vita solo pochissimi uomini (essenzialmente Cristo) sono stati in grado di perseguire entrambe le vie, quella del sacrificio della materia e quella del pneuma. Pochissimi a dire il vero sono riusciti anche in una sola delle due. Ma molti sono stati i ministri di via. La Dogmatica ha sottratto il Sacro da quell’autenticità che riposa nell’estrinsecazione come esperienza, raffreddandola mefistofelicamente nella norma di una condotta regolamentata. Ma, forse, il diavolo non è così brutto come lo hanno dipinto.