Araba Fenice

5.12.02

Il Pozzo, scrivono I Ching è la radice del carattere.
È il punto di riferimento di quanto si muove attorno a lui eppure non agisce.
Un'altro aspetto interessante del Pozzo è che spesso dalla superficie non si nota e sembra un oggetto insignificante.
Sotto quel piccolo varco, spesso neppure identificato con precisione si apre un autentico baratro, un habitat sotterraneo molto più ampio di quello che sta sopra.
Pur essendo il punto fermo che distingue i comportamenti che hanno un centro e quelli che si agitano come mosche ubriache, non è privo di pericolo per chi non lo comprende e, nonostante questo non lo rispetta.
Dovrebbero insegnare il pericolo del Pozzo tutti i genitori ai propri bambini.
Quanti Pinocchi adulti giocano con il pozzo e senza neppure rendersene conto perdono il senso di sé?
Questo è il senso del monito del libro, quando avverte che non percorrere l'Opera fono in fondo ("si è quasi raggiunta l'acqua, ma non si è ancora ben giù con la corda") o comportarsi in maniera goffa e irrispettosamente inconsapevole di quanto si sta facendo ("si infrange la brocca") sarà una sconsideratezza infantile che costerà cara.
Non si scherza con l'anima come non si gioca con il Drago.
Il Pozzo è quintessenziale e opera l'alchimia purificando l'anima con la sicurezza di un punto fermo che non serve gli interessi di nessuno, ma le regole del centro.
Non tutti i pozzi hanno la stessa valenza. Una falda periferica può essere sporca e velenosa. Il Pozzo del paese era un punto di riferimento vitale della vita pubblica.
RIcordo il Pozzo che c'era al paese di mia nonna negli anni sessanta. Aveva una gabbia in ferro battutto tutt'attorno raffinatissima, segno della cura, del rispetto e del valore che i cittadini attribuivano ad esso. Tra la fine degli anni settanta e l'inizio degli ottanta fu smantellato. Il paese non aveva più un centro, non aveva più un'anima. Questo cambiamento, la fuga dal paese probabilmente avvenne prima che fosse ricoperto il pozzo.
La falda però non è morta: è solo coperta. È l'alito del Drago, l'energia della Terra che continua a fluire e si conserva in attesa che l'anima delle persone si risvegli: aspetta che il bisogno di purezza ritorni sulla superficie e che ci sia disponibilità nelle persone ad affrontare la purificazione alchemica del proprio profondo ancestrale.
Oggi i pochi pozzi rimasti disponibili si trovano in rari paesini periferici, ma più spesso in luoghi sconosciuti ai più, dove i sempre meno rari ricercatori dell'anima o quelli che anelano un ritorno ai fondamenti, si recano in pellegrinaggio e vi rimangono in una contemplazione.
Il vecchio pozzo vituperato di un tempo ora diventa per alcuni un grande valore che supera le contingenze dei desideri per andare dritto al cuore del senso della vita e delle vite.